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un'idea di: Marco Salicini

 

 le vie dei briganti
LE VIE DEI BRIGANTI
Via Alessandrini 3

S’affaccia sul canale con un segreto da svelare l’eclettico Le Vie Dei Briganti, speakeasy all’italiana inaugurato sabato 8 giugno da Rocco Racamato, Antonello Marino, Michele Poerio e Ghassen Abid in via Alessandrini. Prendendo ispirazioni e parte di quel fascino maledetto dell’epoca del proibizionismo, il locale cambia volto a seconda dei momenti della giornata : al piano terra la cucina sempre aperta con ricettari bolognesi e piatti calabresi e lucani mentre nei sotterranei, una porta segreta dà l’accesso a un secret club con distillati di qualità, da cui nascono spirits e miscelazioni da degustare ascoltando live musicali, incontri e presentazioni. Un’idea maturata dopo il successo del Guasto Village nel 2017 che ha mosso e combaciato la passione e le idee dello storico Caffè dei Commercianti e del ristorante Gaglioppo confermando quanto stia crescendo la sperimentazione che coinvolge il mondo del food a quello del beverage. Un progetto che strizza l’occhio alla sostenibilità : non si useranno bicchieri di plastica e le cannucce saranno realizzate in bambù e materiale compostabile con la possibilità di ricaricare le borracce d’acqua all’interno del locale rispettando eticamente il sistema plastic free votato al risparmio dell’acqua e al rispetto dell’ambiente.

lampadina pizza
LAMPADINA PIZZA E CUCINA
Via Augusto Murri 207

Abbiamo sottolineato più volte quanto Lampadina di via Barberia, sia a parer nostro, uno degli indirizzi più affidabili per assaporare una miscela di caffè di qualità (riuscendo ad esaltare gli ingredienti locali grazie al connubio con la torrefazione Terzi), meritevole di distinguersi da un’offerta che in centro storico stenta a decollare in termini di ricerca e bontà. Dalle buone colazioni “bakery” con pancake finalmente freschi, bagel, avocado toast e brioches friabili, alla nuova avventura in via Murri, dove il prodotto di punta è la pizza. I muri gialli del locale e quell’ideale di arredamento che richiama le stilosità nordiche, che hanno ispirato il giovane titolare Giacomo Acanfora durante la permanenza londinese. Sebbene il restyling e la predisposizione del locale, tra gli ambienti interni e l’utilizzo del cortile non ci ha fatto proprio impazzire, il servizio invece è parso fin da subito attento e organizzato anche di fronte a una richiesta elevata e massiccia. Dal menù piatti mediterranei di mare (soprattutto) e terra (dagli 8 ai 18 euro max)  e spazio alle pizze (5-10 euro), con impasto alla napoletana, cornicione spesso e ben masticabile proposte in poche varianti ( margherita, saracena, romana, bufala, capricciosa, verace ) con possibilità di servizio al tagliere per una o più persone. Qualche margine di miglioramento in termini di cottura senz’altro ancora c’è.

very nice
VERY NICE GASTRO COCKTAIL BAR
Via San Vitale 26 a

 

Avevamo lasciato Alex Fantini in via Collegio di Spagna, dove al rientro dalle esperienze iberiche era riuscito, con personalità, seppur giovanissimo, ad imporsi nel panorama della cocktailerie bolognese lanciando il cocktail al tortellino e quello alla mortadella. Il magico e pittoresco cocktail bar di via collegio di spagna ha traslocato in via San Vitale, ai piedi delle due torri, prendendo gli spazi dell’ex Wood, mantenendone l’appeal scandinavo, con pareti botaniche, legno chiaro, lampade a sospensione, suddividendolo in tre aree dedicate ai momenti della giornata, visto che nel nuovo Gastro Cocktail Bar si parte dalle colazioni e si arriva a notte fonda. Un focus in più, grazie all’utilizzo della cucina, sulle infusioni e consistenze gastronomiche tra un piatto che diventa drink o viceversa, creando una drink list da vero e proprio alchimista in collaborazione con l’estroso Paolo Cesino, buon tecnico e amante della sperimentazione, che al Wood c’è cresciuto poco prima di sfrecciare dall’Emporio 1920 al Pastìs . Tanta voglia di stupire attraverso la creatività e tendenze europee, come il cocktail “aer” volante ( una tecnica riadoperata anche per i caffè Segafredo con cui vengono elaborati appositi cocktail) mantenendo salde le radici petroniane con affettati della zona e piatti della cucina locale. Masterclass, serate a tema, intrattenimento colorano settimanalmente il palinsesto del Very Nice.

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SO.WL
Via Portanova 16, Bologna

La tendenza healthy che sta spopolando nelle abitudini alimentari dell’italiano, ha agevolato l’ascesa delle poké bowl nel nostro Paese, creando un engagement pazzesco soprattutto a Milano, patria pionieristica del lunch bowl. Ciotole colorate riempite di verdure, salse, pesce e riso per corrispondere il regime proteico amico della bilancia, suddiviso tra riso sushi/integrale/quinoa/venere, proteina, marinatura, topping & crunch;  nate alle Hawaii prima del boom sulla west coast statuinetense. Il format, si sta ampliando anche a Bologna affermandosi come la moda del momento ed entrando a gamba tesa nei menù di numerosissimi locali (bowl e taglieri?)ma  dove al contempo, l’unica apertura specializzata degna di nota a riguardo pare essere SOWL, gestito da un gruppo di giovani in via Portanova 16 B/C vicino a Piazza Malpighi. Semplice ed essenziale, So.Wl punta in primis sul take away & delivery, allestendo un numero limitato di sgabelli. La meccanica del servizio, prevede un menù che passo dopo passo guida il cliente nella composizione della Bowl partendo dalla capienza (si va dai 9 ai 12 euro) e in successione, passo dopo passo verso la selezione degli ingredienti e farciture, mostrati a vista e conservati all’interno dei rispettivi contenitori. Rispetto all'originale composizione della bowl, da SOW.L ogni commensale ha la possibilità di personalizzare il proprio piatto seguendo una scala di ingredienti progettata per definire un insieme gustoso, nutriente e soprattutto healty ( una proteina, 4 veg, 1 salsa, 1 crunch e l'extra). Un bonus per la scelta dei fornitori, in primis sul pescato e sulle salse homemade (puro avocado concentrato e frullato e la salsa spicy miso tahin)  : d’altronde una poké bowl ha bisogno principalmente di freschezza e riconoscibilità dell’alimento, mixato nel connubio tropicale di sapori.

 

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DOGS THE ORIGINAL HOT DOG FAMILY
Via San Vitale 4/f, Bologna 

Etichettare l'artigianalità al fast food americano negli ultimi anni risulta sempre più difficile, soprattutto in termini di credibilità dopo il prepotente avvento di numerosi franchising e catene a stelle e strisce. Ci credono i ragazzi di DOGS , tutt'altro improvvisati in questo settore, viste le esperienze accumulate in campo imprenditoriale & catering tra gli States e l'oriente. Il rilancio dell'hot dog, emblematico panino nel cuore e nella memoria di tutti è una bella scommessa, anche per rivalutare in termini qualitativi una via di passaggio come San Vitale, affollata di mordi e fuggi dalla discutibilissima qualità. Si parte dal bun soffice dotato di un richiamo espressamente dolce e nell'ordinario dei lievitati, il fornitore di fiducia è il forno di Villa Fontana da cui provengono anche i cookies. Beretta per i wurstel di vitello, suino e suino affumicato aprendo le barriere anche alla clientela vegetariana e vegana con i wurstel di tofu. Il quid in più lo propongono le salse targate heinz o autoprodotte artigianalmente come la salsa di avocado, l'hummus o la fonduta fredda con Parmigiano Reggiano fresco e panna (presente nel Mommy Lilli assieme a lamelle di cipolla bianca, julienne di peperoni freschi e cetriolini e nell'hot dog "bolognese" umettato col ragù) o la salamoia espressa a insaporire le patate. Tra cartoons e scenografie onomatopeiche spuntano le paffute e coloratissime donuts, che assieme agli hot dog, lo staff di dogs sta già proponendo nei festival food truck e che magari un domani vorrebbero servire anche nei nostri impianti sportivi, proprio come da sempre si fa in America. 

 

PROSSIMAMENTE A SETTEMBRE..

 

 Se dal turbinio del "mordi e fuggi" il centro storico continua ad esserne stipato (tra via Lame e via Marconi troviamo una nuova focacceria romana e un altro Poké Bowl) da settembre attendiamo con enfasi il nuovo progetto che vede coinvolti il bravissimo Dario Picchiotti dell'Antica Trattoria di Sacerno in tandem con Francesco Tonelli, che ha già avuto esperienze in sala all'Osteria Fontana, da Vivo e all'Antica Trattoria del Reno. Sta già cambiando volto il Merlò, per anni storico riferimento gastronomico per i bolognesi di tutte le età. Casa Merlò si presenterà con vesti informali, puntando a realizzare l'ideale di "casa", ospitale e familiare per tutti i bolognesi. Tonelli gestirà la sala, una parte dello staff di Sacerno prenderà il timone della cucina suddividendo il menù tra piatti di mare, pura e spudorata tradizione bolognese ad hoc e soprattutto nuovi spunti che alternano guizzi di golosa fantasia ad un sottile e benvoluto richiamino agli anni '80. Da record la sfilza di aperture che nel giro di due anni ha rivoluzionato Piazza Santo Stefano : Camera con Vista Bistrot, una delle mete più gettonate aprirà un Jazz & Music Club (ad affiancare Davide De Rose e il suo staff è appena arrivato Andrea Panizzi, volto noto della cocktailerie cittadina e non solo) mentre a pochi metri sta finendo di puntellare i lavori una nuova osteria : Osteria del Vicolo. Ha fatto discutere la prossima apertura del Conad di via Indipendenza (programmata per il 21 Novembre ) e occhio a chi potrebbe assumersi l'incarico della gestione del ristorante. Sotto le due torri ripartirà Jack Morsetto (con le sue storie) dopo il test dello scorso autunno in via Santo Stefano, signature cocktail in continua evoluzione con gli hot dog studiati dall'estroso Frassica di 'Ino siglavano il format. Nuovo corso per La Sberla Bistrot di via Altabella, alla ricerca di solidificare un'identità dopo i numerosi cambi gestionali : il nuovo titolare Paolo Raffaelli punta sull'esperienza ai fornelli di Massimiliano Burzi, nel menù dello chef piatti di pesce e altre pietanze della cucina italiana e bolognese. Un altro quartiere che in poco tempo si è riempito esclusivamente di locali è via San Mamolo (trovando sempre più fermento da un target di clientela decisamente elastico)e all'incrocio con il viale, prenderà vita CRUDO un nuovo ristorante giapponese, specializzato su tagli pregiati e selezionati, crudi e  sushi creativo (ma in San Mamolo le novità potrebbero non finire qui).
Settembre inoltre come oramai da tradizione, segna una nuova edizione di "Chef al Massimo" evento gastronomico che coinvolge chef e ristoratori da tutta Italia, organizzato dalla Macelleria Zivieri nella splendida oasi agreste dell'Agriturismo Le Conchiglie di Sasso Marconi e attenzione perché potrebbe divenire un riferimento fisso e continuativo per tutti gli amanti della buona carne cotta come si deve. 

 

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