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un'idea di: Marco Salicini

 

villa zarri

Ecco i premiati della 65edizione della Guida Michelin. A Bologna arriva la quinta stella, la porta il Ristorante Iacobucci a Villa Zarri. Le premesse c’erano tutte, perché nonostante la data d’apertura piuttosto recente, lo chef campano viene da un lungo corso stellato partito da La Cantinella di Napoli e confermato per diversi anni a I Portici di via Indipendenza. Nella nostra esperienza, che trovate qui : http://www.gourmettoria.it/216-ristorante-iacobucci abbiamo marcato quanto l’impronta elegante, principesca del contesto di Villa Zarri si sposi appieno con il tocco armonioso, tecnico, preciso dello chef, legando il territorio emiliano alle freschezze mediterranee attraverso una costante sensibilità nell’utilizzo e nell’espressione degli ingredienti e un lavoro manuale memorabile sui lievitati. Merito anche alla sala e al lavoro sui vini coordinato dai giovani Fabio Valente e Iacopo Gerussi. I primi riconoscimenti dell’Espresso (due cappelli) lasciavano intuire che Iacobucci potesse ritrovare la stella fin da subito. La guida rossa conferma il riconoscimento anche a I Portici (unico locale di Bologna città), Marconi a Sasso Marconi (che per personalità della proposta e cucina a parer mio sarebbe da seconda) e lo storico Amerigo di Alberto Bettini a Savigno. Ovviamente indiscussa la seconda stella al San Domenico di Imola, tempio della ristorazione regionale e italiana. Non sono invece stanco di rimarcare il mio disagio per l’ennesima esclusione di Massimiliano Poggi a cui davvero non so dare una spiegazione. Non mi sono mai nascosto nell’affermare che l’esperienza all’interno dell’omonimo ristorante di Trebbo di Reno ogni volta folgora palato e memoria, ritenendola nettamente al di sopra di molti altri stellati provati fuori dalla nostra regione. La nostra ultima cena da Max Poggi : http://www.gourmettoria.it/193-massimiliano-poggi-2019
A proposito di regione, viene meritatamente premiato Gianluca Gorini a Bagno di Romagna : menzionato e spronato da un paio d’anni da tante guide, ha conquistato l’emblema che merita per essere riuscito a far emergere un’identità che è un fiume in piena, connettendo i fragranti prodotti del territorio (pasta, carne e materia vegetale)ad una capacità distintiva, altisonante ed estroversa. Un grande esempio di come la tradizione possa elevarsi generando emozioni progredendo da dettagli tecnici esercitati con stile. Resta con una stella Terry Giacomello dell’Inkiostro, per cui avevo scommesso il raddoppio (l’impronta, l’abilità e il contesto sono talmente possenti che andavano premiati) mentre dopo molti anni, la perde Marco Dallabona ammiraglio della cucina tradizionale parmense nel suo Ristorante Locanda Stella d’Oro. Non figura più nell’elenco nemmeno Strada Facendo che attualmente propone una cucina prevalentemente tradizionale nel Ristorante Anna, a Ponte Alto, in attesa di completare il restauro del locale e ripartire. C'è poi l'elenco dei ristoranti segnalati in guida e ci sono assenze da matita rossa, sintomo di mancata supervisione come la Taverna del Cacciatore a Castiglione dei Pepoli, Bottega Aleotti a Crevalcore, Osteria da Alberto a Baricella, Al Pappagallo, Taverna del Farneto, Bertozzi, Officina del Gusto e davvero potrei continuare. Esce dall'elenco dei citati Vivo di Vincenzo Vottero (per cambio sede) assieme a Trattoria Monte Donato, La Cesarina e L'Osteria del Vicolo Nuovo.

Sul fronte nazionale, il nuovo tristellato è Enrico Bartolini al Mudec di Milano che con ricerca e sperimentazione sta dominando il palcoscenico gastronomico italiano (il Glam di Venezia ha preso la seconda )eguagliando il record del maestro Gualtiero Marchesi con 9 stelle distribuite nei suoi locali. Prende la seconda stella anche Michelangelo Mammoliti a La Madernassa e c’erano tutti i presupposti mentre mi ha sorpreso il mancato bis del Lido 84 di Riccardo e Giancarlo Camanini e di Matteo Baronetto al Cambio di Torino. A Milano se d’altronde festeggiando Bartolini, ci speravano per Seta al Mandarin Oriental e Matias Perdomo (per la seconda) al Contraste e non ditelo in Puglia all’accoppiata Pellegrino-Potì menti avanguardistiche al Bros, Dina a Gussago, Radici a Padova, Retrobottega nella capitale.

michelin 2020 2


NUOVE STELLE MICHELIN

IACOBUCCI – Chef Agostino Iacobucci (Castel Maggiore, BO)
DA GORINI – Chef Gianluca Gorini (Bagno di Romagna, FC)
APOSTELSTUBE – Chef Mathias Bachmann (Bressanone, BZ)
L’ASINELLO – Chef Senio Venturi (Castelnuovo Berardenga, SI)
SANTA ELISABETTA – Chef Rocco De Santis (Firenze)
GUCCI OSTERIA DA MASSIMO BOTTURA – Chef Ana Karime Lopez Kondo (Firenze)
VIRTUOSO – Chef Antonello Sardi (Scarperia, FI)
LUNASIA- Chef Luca Landi (Viareggio, LU)
PETIT ROYAL – Chef Paolo Griffa (Courmayeur, AO)
GLICINE- Chef Giuseppe Stanzione (Amalfi, SA)
MONZU’- Chef Luigi Lionetti (Capri, NA)
LA TUGA- Chef Adriano Dentoni Litta (Ischia, NA)
GEORGE RESTAURANT- Chef Domenico Candela (Napoli)
IL FLAUTO DI PAN- Chef Lorenzo Montoro (Ravello, NA)
JOSE’ RESTAURANT- Chef Domenico Iavarone (Torre del Greco, NA)
IDYLIO BY APREDA – Chef Francesco Apreda (Roma)
MEMORIE DI FELIX LO BASSO – Chef Felice Lo Basso (Trani, BT)
ATELIER – Chef Giorgio Bartolucci (Domodossola, VB)
FRE- Bruno Melatti ( Monforte D’Alba, CN)
CONDIVIDERE – Chef Federico Zanarsi (Torino)
CASAMATTA – ChefPietro Penna (Manduria, TA)
OTTO GALENG- Chef Roberto Toro (Taormina, ME)
IMPRONTE – Chef Cristian Fagone (Bergamo)
L’ARIA – Chef Vincenzo Guarino (Blevio, CO)
VILLA NAJ – Chef Alessandro Proietti Refrigeri (Stradella, PV)
L’ALCHIMIA- Chef Davide Puleio (Milano)
STORIE D’AMORE – Chef Davide Filippetto (Borgoricco, PD)
ZASH – Chef Giuseppe Raciti (Riposto, CT)
IT – Chef Aldo Ritrovato (Milano)

 

NUOVE DUE STELLE MICHELIN
GLAM ENRICO BARTOLINI – Chef Donato Ascani ( Venezia)
LA MADERNASSA – Chef Michelangelo Mamoliti (Guarene, CN)

 

NUOVA TRE STELLE MICHELIN
ENRICO BARTOLINI AL MUDEC (Milano)

 

PERDONO DUE STELLE MICHELIN, CONFERMANDONE UNA
Al Sorriso (Soriso, NO), Locanda Don Serafino (Ragusa), Vissani (Baschi, TR), Locanda Margon (Ravina, TN)

 

PERDONO LA STELLA MICHELIN
I Due Buoi (Alessandria), San Marco (Canelli, AT), Pomiroeu (Seregno, MI), La Locanda Del Notaio (Pellio Intelvi), Locanda Stella d’Oro (Soragna, PR), Poggio Rosso (Castelnuovo Berardenga, SI), Winter Garden by Caino (Firenze), Relais Blu (Massa Librense, NA), Mosaico (Ischia, NA), Vairo del Volturno (Vairano Patenora, CE), Caffè Les Paillotes (Pescara), La Sponda (Positano, SA), Alpes (Sarentino, BZ)

 

PREMI SPECIALI GUIDA MICHELIN 2020
Passion for Wine : Rino Billia, Le Petit Restaurant
Servizio di Sala : Sara Orlanando, Locanda di Orta San Giulio
Chef Mentor : Gennaro Esposito, Torre del Saracino
Giovane Chef : Davide Puleio, L’Alchimia

 

I 19 STELLATI EMILIA ROMAGNA
TRE STELLE : Osteria Francescana (Modena)
DUE STELLE : San Domenico (Imola), MAGNOLIA (Cesenatico)
UNA STELLA : Iacobucci, I Portici, Amerigo, Marconi (Bologna), L’Erba del Re (Modena), Abocar Due Cucine, Guido, Il Piastrino (Rimini), Arnaldo Clinica Gastronomica, Cà Matilde (Reggio Emilia), Inkiostro, Antica Corte Pallavicina, Parizzi (Parma), La Palta, Nido Del Picchio (Piacenza), La Capanna di Eraclio, La Zanzara (Ferrara), La Buca, Da Gorini (Forlì Cesena)


I RISTORANTI CITATI IN GUIDA A BOLOGNA E PROVINCIA

Al Cambio (bib gourmand), Osteria Bartolini (bib gourmand), Trattoria di via Serra (bib gourmand), I Carracci, Fourghetti, La Porta di Bologna, Acqua Pazza, Emporio Armani Caffé, Oltre, Trattoria Battibecco, All'Osteria Bottega, Ristorante Posta, Sale Grosso,  Scaccomatto, Vicolo Colombina, Sotto L'Arco, Dino (Anzola dell'Emilia), Il Centro Storico (Budrio), Antica Trattoria di Sacerno (Sacerno), Massimiliano Poggi (Trebbo di Reno), Il Bagatto (Loiano), Rimondi (Malalbergo), Osteria Numero Sette (Rastignano), Buriani (Pieve di Cento), Osteria del Mirasole (San Giovanni in Persiceto), Dolce e Salato (San Pietro in Casale), Nuova Roma (Sasso Marconi), Antica Trattoria La Grotta (bib gourmand a Mongardino), L'800 (bib gourmand ad Argelato)

 

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