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INTR10
un'idea di: Marco Salicini

 

SALA 

Le riaperture ci permettono di riscoprire la provincia. Bizzarro da concepire ma era da troppi mesi che il raggio chilometrico si era praticamente azzerato, barricandoci dalle province che, se seguite con attenzione, non finiscono mai di stupire. Il bel tragitto percorso tra distese di campi coltivati e fioriti illuminati da un tramonto accecante rende ancor più rilassante il “viaggio” che dalla città porta a Palata Pepoli, sotto Comune di Crevalcore. Da neofita di questa piazza, azzarderei decifrarlo come una di quelle frazioni nel vuoto, beatamente silenti e solitarie, tutt’altro sottovalutabili perché molto spesso l’ironia un po’ bigotta e scanzonata è stata smentita da “luoghi di cucine” molto più coraggiosi e capaci rispetto a chi è comodamente trapiantato nei centri urbani.
La Luna Rossa ha stuzzicato tutta la città Metropolitana di Bologna anche durante il lockdown : un momento tragico (tutt’altro che finito per gli strascichi che ha lasciato) che alcune realtà hanno provato a coltivare superando i propri limiti. Il passaparola mediatico ad esempio che c’è stato in questo caso, ravvivando le bacheche social con plateu royal imperiali da delivery ha stuzzicato i desideri dei palati più acuti. Avevo tanta curiosità e fiducia su questo locale che esiste da una decina d’anni ma che sta progredendo e “osando” a più non posso.
Alberto Guidetti (in cucina) e Giuseppe Moschetta (in sala) coadiuvati da un team giovane, distinto e molto ospitale, azzardano un binomio “provocante” per molti stereotipi, per lo meno se parliamo genericamente di cucine poste su certi livelli, ovvero quello del Ristorante e Pizzeria, che nella maggior parte dell’immaginario collettivo è caratterizzato da maxi schermi con eventi sportivi in loop, bustine di maionese e ketchup sulla tavola e panne cotte surgelate. Partiamo però da un presupposto : le menti più lucide si ricorderanno un giovanissimo Moschetta che serviva con entusiasmo in quel di Trebbo, coi fratelli Leoni in cucina e una stella Michelin in più nel bolognese.

PIZZA SERVIZIO
Una delle fantastiche pizze / In alto la nuova sala / A destra il servizio di Giuseppe Moschetta

 

Ammirando l’estetica di una sala che ancora non siamo riusciti a goderci (di quiete e relax il dehors estivo sul retro), appena restaurata, si percepisce che le ambizioni sono di un certo tipo ( sarà l’aria di Crevalcore che porta bene, visti i risultati raggiunti da alcune tavole limitrofi). Starter poderoso nell’aperitivo con una delle fantastiche pizze gourmet lievitate 36 ore, con lievito madre e farine macinate a pietra; la morbidezza scioccante dell’impasto armonizza con le materie prime, tartare di tonno – cipolla marinata – pomodori secchi – pesto di rucola selvatica in combo con le prime bottiglie selezionate da una cantina ben allestita, mirata sulle bollicine italiane (e buona Francia), grandi macerati e una disponibilità sulle annate giuste (nei territori migliori) esaltante, assimilando produttori di rango a naturali di personalità e affidabilità.
Sferzate iodico marine, stregano l’impatto olfattivo, annichilito dai fantastici e ricostituenti profumi del mare; il crudo è trattato con serietà, proponendo solamente le specie migliori a disposizione, di selezione e qualità. Delicatezza e ampio spazio alla materia prima ittica, in primis, condita con dettami di grazia e rispetto : ne sono esempi emblematici i fiori eduli, la varietà gourmet di oli, polveri e una maionese aromatizzata alla senape antica fatta in casa leggera e misurata come poche. Scampo fresco di Numana, carpaccio di capasanta e sale affumicato al melo, carpaccio di branzino con polvere del capperofiore edule, tagliatella di seppiolina di Porto Santo Spirito (molto appetitosa), carpaccio di baccalà su crema di pane, cetriolo, cipolla, caviale di basilico, polvere di pomodoro a ricordare una panzanella e la trilogia di carapaci (rosso di Mazara, violetto e mazzancolla nostrana).

CRUDI SPAGHETTO PASSATELLO
Il plateau di crudités / Spaghetti con asparagi e gamberi rossi crudi / Passatello al nero di seppia con frutti di mare

Bella mano sulle paste, tutte accomunate da cotture giuste e centrate e da una scelta di abbinamenti e intingoli decisamente pop e persuasiva. Su tutti, un passatello al nero di seppia con frutti di mare (in piena salute) che andrà ricordato a lungo ma anche le proposte più rischiose e insidiose riflettono un ottimo autocontrollo incentrato sull’equilibrio – esternato dallo spaghetto alla chitarra fatto a mano su salsa di Asparagi di Altedo, crudité di Gamberi Rossi di Mazara e nello gnocchetto di patate di Budrio alle vongole della Sacca degli Scardovari già sgusciate e pesto amaricante di rucola selvatica. Va applaudita la capacità della cucina di saper coordinare con destrezza una sequela di carboidrati di questo tipo, donando alla varietà di paste e ai prodotti ittici, tanta dignità. Zero sgarri e mai un fuori pista innescato dai condimenti, che ahimé molto spesso disorientano il palato su lidi ben distanti dall’epicentro marino, influendo dannosamente sulla reale espressione di tutte le specie. Poi se un giorno vorremo raccontare di contrasti più osé e ricercati è un altro conto ma presentare piatti ben eseguiti, allineati, rinfrescanti dimostra che un partito importantissimo viene ben eseguito.
Alle spalle del passatello, lo spiedo di seppioline di Porto Santo Spirito, distinguibile per una textura sontuosa della seppia adagiata su una crema di pane per riconnettersi con le grigliate di mare dei litorali e funghi carboncelli dell’alta murgia per un diversivo saporito e minerale : dritto e ficcante mari e monti. Rinfrescanti i cubi di tonno crudi marinati a ceviche, insieme a avocado – lime e pomodorini datterini. Estiva e ripulente la zuppetta di fragole dolcissime marinate al lime, mentuccia afrodisiaca, crumble di cacao e gelato cheesecake splendidamente cremoso e ricostituente.
Un indirizzo in più da inserire in un albo tutt’altro che ampolloso delle belle cucine di pesce di Bologna e provincia : qualità, dedizione e empatia, all’unanime, per uno staff giovane che sa trasmettere il credo per questo locale e questo mestiere a chiunque si sieda tra i tavoli del Luna Rossa.

GNOCCHI SEPPIA CEVICHE GELATO
Gnocchetti alle vongole / Spiedo di seppia e funghi carboncelli / Ceviche / Zuppetta di fragole e cheesecake

LA LUNA ROSSA - PIZZERIA RISTORANTE 
Via Provanone 4907, Palata Pepoli (BO)
051985919
lalunarossa.it  

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