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INTR10
un'idea di: Marco Salicini

 

 La ristorazione a Bologna è una passione senza fine. Nelle ultime settimane vi avevamo raccontato delle atmosfere swing del Parlor, nuovissimo Bistrot in via Cartoleria, dove il bar manager Enrico Scarzella sta ottenendo un gran successo col suo Rialto, uno dei nostri locali preferiti, in cui la freschezza della cucina viene abbinata ad una qualità fantasiosa dei cocktail dello stesso Enrico circondato dagli arredi bohemien. Adesso Pasta Car Restaurant sforna spaghetti alla bolognese e rombo di motori, che tuonano imperterriti anche in Stalingrando dove la Ducati ha importato il suo Scrambler Ducati Food Factory : biker, ruggine, e serbatoi accompagnano  pizze gourmet alla pala, taglieri, piadine, birre artigianali e piatti della cucina romagnola. La bistrot mania ha contaggiato anche Via Riva Reno: il Funtanir propone cocktail originali e creativi, carni gourmet ben cotte riprendendo l'ideale degli ostelli scandinavi (7 camere) e impressionando grazie all'arredamento fortamente Urban Street. Sul sushi un mesetto fa abbiamo scoperto Lokura in grado di stupire e attrarre durante la sua apertura afrodisiaca e mondana ( e finalmente a Bologna scatta l'abbinamento Japanese e Brazilian = sushi & cocktail). Ranzani 13 si è sdoppiato e a San Lazzaro sta trovando il pronosticato riscontro, Storie Dipinte ..perché da Ranzani trovare posto non è così scontato e la sua pizza gourmet, le sue patatine cacio e pepe e i gustosi hamburger gourmet meritano spazio e visibilità. 

 

I NUOVISSIMI 

⩥Partiamo con Camera con Vista. Piazza Santo Stefano meritava nuovi riferimenti, perché togliendo l'oramai classicissima e inviolata Corte Isolani e l'indelebile Cesarina non vi erano punti di riferimento affascinanti e blasonati. Camera con Vista ha tutto per essere la grande novità del 2017: l'atmosfera è incantevole, un passo indietro nei salotti più ambiziosi, eleganti e raffinati dell'alta signoria ottocentesca. Lampadari, avorio, candelabri, art decò, marmi, stoffe e tessuti di pregevole bellezza e ancora tocchi d'incanto e fasci principeschi in ogni angolo. Fa quasi venire voglia di tornare indietro nel tempo, sfoggiare un vestito veneziano strettissimo e ricamato in tutti gli orli e godere di questa rara e sontuosa atmosfera. Gabriele De Sanntis e Claudio Guerra sono i due architetti della cucina: dai pranzi, al thé pomeridiano e le cene : la cucina è emiliana ma mai banale, studiata, grintosa e solenne (dal finger food e canapé esposto nell'orario aperitivo all'impronta innovativa e gourmet dei pasti, citiamo i ravioli ripieni, le crespelle, i cannelloni e le carni decorate, mantecate e colorate mentre per concludere i dessert piuttosto classici, non peccano di rivisitazione e goduria).
Si prosegue fino a tardi con i cocktail di Davide De Rosa che grazie ad un'ampia scelta di liquori, vermouth, whisky e un tocco creatività itinerante e multientica non potrà lasciarvi delusi. Circa 40 i coperti.

 

⩥Pistamentuccia attende solamente l'ok burocratico per aprire i battenti. Il format è parecchio chiaro (lo si evince dagli spot pubblicati sui social): a Bologna è tempo per un nuovo ristorante romano: supplì in primis e ancora baccalà, amatriciana, baccalà, carbonara e pizza romana ma anche qualche piatto bolognese. Ci troviamo di fianco a Gamberini, in via Testoni 2/b

⩥L'Osteria della Lanterna riuscirà a trovare tregua. Molteplici e burrascosi cambiamenti di gestione si sono susseguiti dopo che lo storico Biagi decise di ubicarsi in via Saragozza. Ci ha provato in primis il Sea Room (e la direzione sembrava quella giusta) poi altri due cambi d'abito capaci di conquistare con la cotoletta alla bolognese. Lo storico ristorante di Via Savenella ha dato un tocco di freschezza agli arredi, mantenendo il taglio classico, inviolabile caratterizzato dai piatti della tradizione e dalla fornita enoteca locale e regionale. 

 

⩥Antico Circolo Petroniano gestito da Mariangela Manini e da Ugo Nazzarro ha mantenuto la cucina dello chef Saverio Quadrelli garantendo stabilità e savoir faire imprenditoriale dettato dall'esperienza alle redini della FAAC. Una quarantina di coperti, piatti della tradizione emiliana (brasato di manzo con tortino di polenta, balanzoni ricotta e spinaci, spaghetti al ragu con cialda di parmigiano DOC (foto sottostante), spaghetti tricolore, lasagne..)convegni sulla sfoglia, degustazioni e corsi per sommelier nel palinsesto. Siamo in via dell'Orso, zona via Indipendenza.

PROSSIMAMENTE.. GRANDISSIME APERTURE!

Vi ricordate il 2016 cosa ci ha lasciato? Vi rinfreschiamo velocemente la memoria, senza essere incessanti e ripetitivi: Fourghetti di Bruno Barbieri, l'Osteria Bartolini, Oltre, Mollica del Forno Mazzucchelli, Massimiliano Poggi a Trebbo di Reno, Osteria Numero 7, Seijo, Yuzuya, Papparé, il ritorno del Banco del Vino. In un anno e mezzo sono sbarcati ristoranti, bistrot, sushi, enoteche e pasticceria di altissimo livello, già addocchiate ed esaltate dal Gambero Rosso e perchè no dalla Michelin. Questo 2017 non vuol essere da meno, Piazza Santo Stefano continuerà ad essere protagonista con Osteria Vitale Agricola (preparatevi perché rischia di rompere gli equilibri dell'alta cucina in città) e poi l'acclamatissima ed attesissima succursale della Bottega dei Portici : in piazza Ravegnana all'interno del maestosissimo Palazzo opera di Melchiorre Bega ( dalle 7 alle 22 food market, street food in chiave chic, pasta freschissima, cucina a vista e sottofondo di musica classica). 

 

camera con vista 3
circolo petroniano

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