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INTR10
un'idea di: Marco Salicini

 

 wine wins

“Durante la pandemia mi sono accorto come i valori e le valute di molte etichette erano palesemente aumentati. Così ho ulteriormente approfondito ed analizzato un aspetto di un settore che per tutta la mia carriera per me ha rappresentato un credo quotidiano, arrivando a delineare come un emisfero così caratterizzato da passione, bellezza e condivisione combaciasse con un capitale d’investimento estremamente attuale e futuribile”. Matteo Gavioli assieme a sua moglie Maria Elena Acri hanno condotto per anni due insegne rimaste nella memoria e nel cuore di tanti clienti : l’Anice Stellato a Zola Predosa e l’Osteria Numero 7 (fino a quest’estate ndr) a Rastignano, peraltro a lungo Bib Gourmand sulla Guida Michelin. Da pochi mesi si sono gettati assieme in una nuova avventura, in cui il protagonista è il vino, un aspetto che Matteo nei suoi locali ha da sempre curato aggiornando e performando referenze e selezioni di grande gusto, profondità e prestanza. La dote nel saper proporre e vendere determinate bottiglie ad una clientela trasversale, l’ha portato ad essere inquadrato come un riferimento giudicato infallibile dai tanti clienti e proprio uno dei più affezionati, la famiglia Calzoni (imprenditori in diversi settori, collezionisti d'opere d'arte, auto storiche e appassionati di vino ndr) l’ha seguito in questa nuova avventura, investendo in Wine Wins.

Anche l’attuale crisi geopolitica ha avuto un effetto sul mondo degli investimenti, fattore che ha portato a una crescita della liquidità sui conti correnti. Una bolla economica che ha orientato gli investitori a puntare su nuovi mercati legati a lussi e beni preziosi, in cui il vino recita un ruolo primario. Negli anni è diventato un oggetto non solo di degustazione ma da collezione, salendo in vetta alla classifica dei beni di lusso più ricercati e di maggior investimento, raggiungendo un giro d’affari mondiale miliardario che ha visto aumentare la richiesta per le produzioni italiane, vedendo la quota di mercato dei vini da investimento nostrani passare dall’1 al 17% nell’ultima decade, un aumento esponenziale.

“Crediamo nel vino come valore aggiunto ai nostri investimenti. E’ un bene sia materiale che concreto ma che intorno sviluppa idee, sogni, passioni, emozioni, condivisione.
Con Wine Wins offriamo un servizio di consulenza specializzata customizzato ad personam, in base ai propri gusti ed alla tipologia d’investimento. Si viene costantemente seguiti e si ha un monitoraggio da parte di un esperto in fine wine, in cui io ci metto la faccia in prima persona e che grazie al mio ruolo in Liv-Ex (London International Vintners Exchange), il global marketplace per il mercato del fine wine, detengo un overview sempre aggiornata ed in linea con i trend del momento” introduce Gavioli.

L’identità di Wine Wins si suddivide in due frangenti : L’ Invest, una consulenza tailor made per i futuri acquirenti di fine wine, accompagnando ogni cliente nella definizione, nella gestione e nella scelta del proprio portafoglio vini. Merchant : compra – vendita di fine wine, vini esclusivi pregiati in ogni formato e a tirature limitate che garantisce un servizio di autenticità del prodotto, certificazione di stoccaggio e trasporto in ambienti controllati per il miglior mantenimento del vino.

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I vantaggi sono molteplici e l’interesse che abbiamo raccolto è alto, a testimonianza della crescita del 137% d’incremento del vino come bene di lusso e di investimento negli ultimi dieci anni. Le etichette più nobili ad esempio non risentono delle oscillazioni dei mercati finanziari anche in periodi di crisi come quello attuale. Rimane un investimento a basso rischio, il vino è di proprietà dell’investitore dall’inizio alla fine e può decidere cosa farne in qualsiasi momento, è concreto e tracciato. Inoltre non sono previste IVA e accise per tutta la durata dell’investimento, lo stoccaggio avviene in-bond e in condizioni controllate : temperature a 12°, umidità tra il 65-70%, illuminazione controllata ed indubbiamente la consulenza. Affidarsi e lasciarsi seguire da un professionista, impedisce di incombere in frodi o mancanze di  certificazioni d’originalità del prodotto, non si incorre in agevolazioni fiscali come l’esenzione dell’Iva che porterebbe ad una perdita immediata investimento a basso rischio. Il vino è di proprietà dell’investitore dall’inizio alla fine e può decidere cosa farne in qualsiasi momento, è concreto e tracciato”.

L’esperienza maturata in oltre vent’anni mi ha permesso di ottimizzare tempi, risorse ed avere canali eccellenti nel fine wine. Ogni cliente-investitore avrà un portafoglio su misura ed in base alle esigenze monitoreremo assieme il valore dei vini scelti ad hoc con un rendiconto puntuale. Per ottenere rendimenti consistenti la chiave indubbiamente è il tempo, ci sono vini che tenuti con rigore grazie al nostro stoccaggio, col passare degli anni e attraverso l’affinamento acquisiscono un valore notevolmente prestigioso mentre la possibilità di accesso ad annate di maison d’elite acquisiscono un pro capite nell’immediato. Abbiamo investitori molto trasversali tra loro, c’è ad esempio chi ne approfitta anche per collezionare una cantina da sogno, un 50 e 50 diciamo che gli permette sia di recuperare dall’investimento che di custodire bottiglie rare e preziose e guadagnarci anche qualcosina. Ovviamente abbiamo studiato dei pacchetti a riguardo ma l’elasticità sul mercato in base alla zona di provenienza rimane comunque alta e la personalizzazione della proposta ci dà modo di spaziare, modificare e mutare risultati efficienti. Si tratta poi di un emisfero che ha un lato fortemente sentimentale, organizzeremo tour, degustazioni, cene e visite, giocheremo sull'experience per i nostri clienti” analizza Gavioli.

Nel secondo trimestre del 2022 si evidenza la crescita della Borgogna 150 con un +8%, del Rodano 100 con 4% e dello Champagne 50 con un 3%. Alcune proposte d’investimento mirate ed imperdibili ad esempio si riscontrano con Krug Vintage 2008, Vèritè, Clos Lanson Vintage.

Un pensiero inoltre a come Wine Wins possa modularsi anche per la ristorazione : “E’ un comparto che è stato il mio mestiere fino all’altro giorno e ho tanti rapporti con i colleghi. Servirà tempo ma stiamo trovando le opportunità giuste e futuribili anche per i ristoratori; si ha sicuramente l’opportunità di raggiungere direttamente l’acquisto di una determinata bottiglia senza ingolfare il magazzino, scendere a compromessi ed in alcuni casi risparmiando se si ragiona sul singolo investimento in sé. Inoltre qualche defaillance o incognita a livello di conservazione e stoccaggio, verrebbe risolta a priori” Conclude Matteo Gavioli.

 

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WINE WINS
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